Archivi tag: papa

Il Papa fuma, forse perché è giovane

Lenny Belardo (interpretato da Jude Law) è un Papa con molti dubbi, divenuto Pio XIII varcando il soglio pontificio, tiene una prima omelia, gesticolando come un meridionale, e con molto ritardo sul protocollo, che sembra quella di un Lutero che beve Cherry Coke guardando il disegno di un bambino americano che chiede lumi sulla posizione di Dio, forse non trovandola su Google Maps. Continua a leggere

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Questa stanza non ha più pareti ma un account

Mark Zuckerberg, che con Facebook ha regalato all’umanità quello che da tempo stava cercando: la connessione con tutti, persino in forma privata, e la possibilità di strologare su tutto, in due giorni ha attraversato l’Italia, dal Papa a Renzi passando da Bottura e finendo alla Luiss. Abbracciando potere spirituale, temporale, culinario ed economico come se fossero App. E tra donazioni e assaggi, racconti e ricordi, ha promesso a Francesco di connettere anche le parti più lontane e disagiate, quasi che fosse la luce e la speranza capace di alleviare la povertà. Continua a leggere

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Suburra o troppa pioggia

Il paradigma fondamentale di Stefano Sollima è che – quasi per autodefinizione – si tratta dell’unico regista di genere (italiano), o almeno così pare a leggere i giornali. Unica vedette cinematografica che salta dalla tv al cinema come se fossero collegate dal corridoio di casa sua. “Suburra” è annunciato come un film che – diverrà pure serie per Netflix – deve svelarci delle verità assolute, toglierci dal buio del dubbio, farci capire la deriva romana, ma finisce per essere solo l’ennesimo estenuante film che ripercorre – sorpassato – la realtà. Dice che arriverà l’Apocalisse, però, si tratta “solo” delle dimissioni del Papa e di Berlusconi. E viene da ridere per come Roma sia capace di digerire tutto: dalla coda alla vaccinara a Carminati, dai Casamonica a Marino, passando per i parlamentari italiani e Sollima. Continua a leggere

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Movietable

Jenny HuestonFrederick Manaus il direttore di “Pussystory” il sito che svela tutte le scopate dei potenti – quelle in corso e quelle che verranno: come promette l’intestazione – è anche l’inventore del primo gioco da tavolo per cinematografari mancati: Movietable, un misto di puzzle componibili con minisceneggiature che si intersecano, colonne sonore da re-mixare e attori da camuffare (in due versioni: Vintage con un bordello di accessori e Contemporary con il tablet). Ci sono tre linee di gioco il Revisiocinema: per dire puoi mettere Rihanna al posto di Anna Magnani in “Mamma Roma” e adattare Pasolini al presente con la regia di Ron Howard, il Futurcinema: applicando le istruzioni costruisci il tuo film, puoi scegliere i generi oppure puoi provare lo Shake-cinema, il metodo Tarantino, recuperi un attore finito e lo trasformi in icona e lui ti sfancula appena riesce a ricomprarsi il jet privato, Continua a leggere

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Dogs like gods. Want to play

110711_neon-st-pauls-1_p323Dio era grande nella sua assenza e i suoi rappresentanti nel rispetto del silenzio. Perché ci sono domande che sì possono essere fatte ma che non devono avere risposta, altrimenti il gioco finisce.

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