Archivi tag: Pirlo

Ibrahimović: un progetto nel passato

Il Milan, la squadra che doveva scrivere il futuro, chiede aiuto al passato. Più Barnum che Berlusconi & Galliani, più circo che pallone: ecco il ritorno di Zlatan Ibrahimović, che sarà anche più cattivo di quando otto anni fa lasciò la squadra, ma ha anche un mucchio di partite in più ed è un quasi quarantenne che da due anni gioca negli Usa, con i Los Angeles Galaxy, un posto dove si va a riflettere sulla pensione continuando a giocare con un ritmo lento e con le marcature larghe; c’è passato anche Andrea Pirlo, Continua a leggere

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Adesso ridete con me

Quando ho scritto “Il più maldestro dei tiri” non pensavo di avere ragione in così poco tempo: dalla Cina che invade il calcio fino al declino del dieci (da Baggio a Thiago Motta) e del regista (il vuoto dopo Pirlo), passando per la caduta del Berlusconi calcistico che coincide con la sua estinzione politica. E niente, leggendo i giornali rido e tanto perché io quello che scrivono ora – come cronaca – l’ho immaginato nel natale del 2014. Poi è tutto inutile ma ogni tanto da qualche parte bisogna pur dirlo.

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Berlusconi: 30 anni di Milan e un solo dubbio

È anche vero che Berlusconi solo una volta ha accettato un tutor, un centrocampista di respiro internazionale, anche se in là con gli anni: Renato Ruggiero, che arrivava in prestito dalla Juventus su diretta imposizione di Gianni Agnelli, per fare il ministro degli Esteri e coprire la fascia Confindustria, un prestito con riscatto poi non realizzato. Quella scelta era figlia di un’altra, politica, rinunciare a malincuore all’argentino Claudio Daniel Borghi su diretta richiesta di Arrigo Sacchi, in funzione di Angelo Colombo: cedere in fantasia per guadagnare in pragmatismo. Scettico aveva assecondato la richiesta di Sacchi, scoprendo di aver torto, visti i risultati, anche se per anni ha continuato a chiedergli: «è sicuro?» proprio come il dottor Christian Szell (Laurence Oliver) ripete a Babe (Dustin Hoffman) ne Il maratoneta. Continua a leggere

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Un leone nel parco di Doha

Gonzalo HiguainL’indolente Gonzalo Higuain, tra epopea ed elegia pallonara, dribblando la sua insolvenza, ha convinto tutti, anche gli scettici, quelli che lo davano smarrito a Rio de Janeiro, perso in finale, dimenticando il gol da Parola segnato poche partite fa alla Roma. Questa volta, in una sterminata partita, che più di una finale, era un regolamento di conti western, con flashback da Pechino, ha riscosso la taglia e vinto il duello con Carlos Tevez; altro argentino, faccia sporca e animo pure, da Sergio Leone, rispetto a quella greca di Higuain – come da calendario ufficiale – Oliver Stone. Continua a leggere

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Antonio Conte

Italy Training Session & Press ConferenceHa la rabbia come colonna sonora, la vittoria come ossessione, il campo come mondo. Antonio Conte è un cannibale che può essere battuto solo dai suoi errori, si è mangiato il campionato italiano e ora prova a mangiarsi l’Europeo. Una specie di Jordan Belfort, il DiCaprio in “The Wolf of Wall Street”. Conosce il linguaggio del calcio, i suoi principi, prima ancora dei moduli. Spietato, grintoso, ostico. Continua a leggere

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