Hugh Glass era un incrocio tra Ambrogio Fogar e Walter Bonatti ma con il fucile, la biografia incerta come tutti quelli che si muovono su una frontiera – in questo caso: Nord Dakota –, e una vendetta da compiere. Un viaggiatore e cacciatore di pelli sopravvissuto all’attacco di una orsa e all’abbandono lungo il Missouri, che compie 320 km per raggiungere il South Dakota dove c’è Fort Kiowa e gli uomini che l’avevano dato per morto e lasciato da solo al gelo e tra gli indiani Sioux e Pawnee e l’ostile natura, con l’aggiunta National Geographic. Tutti i dettagli – della storia vera – nel libro di Michael Punke Revenant (Einaudi), che è anche la base del nuovo film (stesso titolo) di Alejandro González Iñárritu con Leonardo Di Caprio nella parte di Glass. Continua a leggere