Archivi tag: Roberto De Simone

Maradona, Siviglia, il duende e altra sciocchezze

xMaradona sbarcò a Siviglia in concomitanza dell’anniversario della scoperta delle Americhe, erano 500 anni dall’impresa di Cristoforo Colombo e tutti, abbonandosi (passarono da 26.000 a 40.000), pensarono che li aspettava una Liga grandiosa. Siviglia nuova Napoli. Almeno è quello che disse Diego in conferenza stampa rivedendo una scena che conosceva: c’erano giornalisti da tutte le parti del mondo per raccontare il suo ritorno al calcio, aveva 31 anni, una squalifica per cocaina alle spalle (15 mesi), e veniva da una lunga trattativa tra il presidente del Siviglia, Cuervas, la Fifa, Blatter e Ferlaino, passando per Silvio Berlusconi e Telecinco che ci mise i soldi (750milioni di pesetas) e l’obbligo di una serie di amichevoli (Bayern Monaco, Lazio, San Paolo, Porto, Galatasaray) trasmesse in esclusiva e la partecipazione del calciatore ai programmi di intrattenimento della rete: finì a cantare il tango con Concha Velasco. Siviglia non era stata scelta perché porta sulle Americhe e nemmeno perché ponte col mondo mediterraneo sponda araba, e meno ancora per i legami lusitani tra la musica di strada arrivata a Napoli attraverso i gitani come racconta il maestro Roberto De Simone, no, solo perché a Siviglia c’era Carlos Bilardo, un allenatore di cui Maradona si fidava, CT dell’Argentina ai Mondiali dell’ottantasei e del novanta. Continua a leggere

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Paolo Rumiz e una orchestra molto speciale

Chi ha letto “La cotogna di Istanbul” conosce il legame tra Paolo Rumiz – scrittore e giornalista – e la musica, il suo saper annodare la scrittura ai suoni, e non si sorprenderà di trovarlo sul palco con una grande orchestra. Continua a leggere

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Alessandro Manzoni, ala destra

«Il privato è privato, altrimenti sarebbe pubblico», interrogato da tv e giornali sulla sua storia d’amore con la presentatrice di Sky Sport, Ilaria D’amico, così rispondeva Gianluigi – che tutti chiaman Gigi – Buffon, e uso questa espressione non so più se manzoniana o del trio Marche­sini Solenghi Lopez – una linea d’attacco niente male per i loro anni –; perché ho sempre pensato che I promessi sposi fosse il libro italiano che ci contiene tutti e anche un libro “sorte” di quelli che apri a caso e trovi la frase che ti conforta o serve, io lo faccio con l’Ulisse di Joyce, perché amo il calcio irlandese, però conosco gente che lo fa con Manzoni, addirittura uno scrittore tutto cultura americana famoso per la sua esterofilia, mi disse, che da ubriaco prendeva a recitare pezzi della Colonna infame come se fosse l’Italia di Bearzot82. Continua a leggere

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Il nome delle cose

mEntrando in casa di Roberto De Simone viene da pensare e cantare con Franco Battiato dell’esoterismo di René Guénon, se non ce ne fossero già abbastanza di note e parole, musica e canzoni, scritte dal maestro. Se ne sta piccolo e dritto, in piedi, aspetta che gli passi davanti per stringergli la mano e salutarlo, ha di lato un pianoforte e intorno una marea di presepi, pastori, e bambinelli sparsi su tavoli che quando non interrogano la smorfia contano le figure del gioco dell’Oca. Per sedersi, poi, è una riffa, bisogna scegliere la sedia o poltrona non minata da una fragilità tutta del tempo e forse dall’incuria per degli oggetti che sono troppi e, che, come il maestro, tendono a lesionarsi Continua a leggere

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Satyricon a Napoli ‘44

5307988_318113Non è possibile inchiodare il tempo, ma è possibile raccontarlo. Roberto De Simone l’ha fatto con una opera musicale, “Satyricon a Napoli ’44” (Einaudi, pagg. 366, euro 16,50) che solo apparentemente ha la forma del libro, un melodramma di memorie e suggestioni, note e canzoni, facce e strade; in realtà è un ritratto di Napoli, l’ultimo vero ritratto possibile dal basso, nell’anno scolastico ’44, con la chiesa di Santa Chiara bombardata – percepita come una prima Hiroshima in un egoistico pensiero d’amore – e San Gregorio Armeno che, nonostante la guerra, continua a produrre pastori con una perfezione ultraterrena. Il giovane De Simone esce dal “Pasquale Scura” conta gradoni, misura sentimenti, con una consapevolezza contemporanea e con i due amici – dickensiani – Carmine e Turiuccio, Continua a leggere

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