Se c’è una cosa che Fabrizio Castori sa più di tutti: è che il calcio è strano. Provinciale col vanto, e il colletto delle polo tirato su come Cantona, prima ragioniere poi allenatore. Sette promozioni, una carriera senza discese: «Ho fatto tutte le categorie, tipo Cosmi. Lui però è partito dall’Eccellenza, io da più dietro». Tutto in salita il suo percorso calcistico, e in mezzo due anni di stop dopo una rissa. Per capire quella rissa, bisogna tirare in mezzo Sandrone Dazieri che ha scritto una serie – quella del Gorilla – con un protagonista che ha una doppia personalità, due anime nello stesso corpo: lui e il suo Socio, che si scambiano di posto con una specie di interruttore nascosto, alternandosi. Continua a leggere