Archivi tag: San Gennaro

“È stata la mano di Dio”: ‘na cosa a dicere

locandinapg1«Tutto è autobiografia, niente è una confessione», scrive Amos Oz in “Una storia di amore e di tenebraraccontando la sua famiglia, forse avrebbe dovuto utilizzarlo come epigrafe anche Paolo Sorrentino ne “È stata la mano di Dio”, evitando le domande travagliesche sulla verità – sopravvalutatissima – che ora abitano anche i critici cinematografici. Sorrentino sceglie Maradona come epigrafe e il suo: Ho fatto il possibile, come a dire questa è l’acqua. E trattandosi di acqua napoletana degli anni Ottanta, c’è tantissimo. Si comincia con un San Gennaro pop-gagà-desichiano e si finisce con un monaciello che saluta un treno come se salutasse il Rex. Magia, affetti, evocazioni, per quello che non si è visto e si inventa, o per quello che si è vissuto e lo si reinventa. Tutto il cinema precedente di Sorrentino aveva un ritmo ovattato, grandi estetismi, ricerca della scena, e ora sappiamo che doveva fare da preludio a questa eruzione di semplicità. Continua a leggere

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San Gennaro e il grande freddo

Domenico Rea diceva che il popolo napoletano era stato così dentro la storia e così maltrattato, deriso e beffato, che ha finito per uscire dal tempo, creando una città-nazione eterna, dove la legge va da San Gennaro alla cabala. Appoggiava questa visione a Kierkegaard che descriveva l’uomo religioso come estraneo nel mondo e nel tempo, e poi ci metteva Dante come pietra definitiva: «Fede è sustanza di cose sperate e argomento de le non parventi, e questa pare a me sua quiditate». Continua a leggere

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Taibo II: la redenzione comincia a Napoli

Napoli come città del perdono, che tutto assolve anche il più infame dei peccati. Per questo, Paco Ignacio Taibo II in “Redenzione” (La Nuova Frontiera), la allaccia al Messico, giocando col tempo, la storia e la geografia. È la menzogna che fa vivere i romanzi, quella che diventa credibile agli occhi del lettore, e Taibo lo sa, in lui vive il rimbombo di un continente, quello di lingua spagnola: slabbrato, scalcagnato ma sempre vivo; Continua a leggere

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Che ti ha fatto San Gennaro?

Quando Dominick Cirillo aprì il New York Times e lesse della guerra a Little Italy, sputò a terra, e poi riprese a leggere. I commercianti di NoLIta (nord di Little Italy) non volevano che la festa di San Gennaro e le bancarelle di cannoli e zeppole infestassero i loro negozi di lusso, e risputò a terra. Perché passi per i cinesi, poteva anche arrivare a capirli che quelli finalmente cacciavano la testa fuori dalle lanterne, ma per gli italiani no, non ci poteva passare sopra. Continua a leggere

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Higuain: da Nordahl alla Copa America

Supera Nordahl facendo Parola. Gonzalo Higuain stabilisce il nuovo record di gol segnati nel campionato italiano, superando i trentacinque di Gunnar Nordahl – calciatore svedese del Milan – che resisteva dal campionato 1949-50, siglando il sorpasso, la trentaseiesima rete, con una rovesciata alla Carlo Parola, sì, l’acrobata col pallone che campeggiava sugli album Panini. Continua a leggere

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