Archivi tag: Sicilia

La bellezza è degli sconfitti

weDice Manlio Sgalambro: «Solo nel momento felice dell’arte quest’Isola è vera», e Giovanni Falcone, come solo Franco Scaldati, è stato un momento felice dell’arte della Sicilia, rendendola vera. Tanto che il cinema e il teatro successivi – da anni – provano e riprovano a rifarlo senza riuscirci, perché sono sovrapposizioni: le sue immagini inarrivabili – mentre fiero entra nel palazzo di giustizia di Palermo, mento e petto in fuori, ricorda Salvador Allende che entra a La Moneda – e i suoi testi irraggiungibili – pensate alla frase ripetuta sulla paura, ma anche alle sue analisi sulla mafia con il suo essere un fenomeno umano con inizio e fine, alla scrittura a mano dei verbali di Buscetta – con buona pace delle critiche dei Sandro Viola. Continua a leggere

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Leonardo Sciascia: difformità italiana

Cento anni – di solitudine – dalla nascita di Leonardo Sciascia: una difformità della letteratura italiana, senza eredi, ma ancora presentissimo in libreria e nel dibattito culturale e politico. La sua forza è nelle sue scelte: Sicilia, lingua, scetticismo/pessimismo, pensiero mediterraneo (con Albert Camus), marginalità (apparente), ironia, senso di giustizia.  La sua non è una Sicilia barocca, no, ogni volta sembra farsi deserto, che come diceva Borges è il più grande labirinto del mondo. Continua a leggere

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Annunciazio’, Annunciazio’

Sta arrivando il documentario su Leonardo Sciascia, in onda l’8 gennaio alle 21,15 su SkyArte.

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Ministero Özpetek

Se Bret Easton Ellis vedesse “La dea fortuna”, l’ultimo film di Ferzan Özpetek (scritto con Gianni Romoli e Silvia Ranfagni), avremmo delle pagine in aggiunta al suo libro, “Bianco”, rispetto a quello che scrive – da sceneggiatore – sul cinema “gay” e, soprattutto, sul film Oscar “Moonlight”. Un nuovo capitolo del sincretismo sessual-religioso del regista, con tutti i suoi canoni: famiglia aperta, coppia in crisi (sia omo che etero), smemorato, frasi strappalacrime, malattia e conseguenti porte antincendio che si chiudono su facce tristi lasciando discussioni a metà, e terrazze, che sono il contesto per le cronache di Narnia del cinema italiano; Continua a leggere

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Occhiato: letteratura per fottuti d’ogni tempo

Se anche a voi succede di vedere spiagge quando entrate nelle librerie, non demordete e scavate, sotto tutta quella sabbia c’è del buono. Se grattate via i gialli, le amiche geniali e dribblate le piramidi camilleriane, troverete anche dei veri romanzi, ma non questo, non il migliore di quest’anno – perché riedito – e degli anni avvenire, e allora uscirete e lo cercherete in rete o nella libreria che lo terrà e lì prenderete casa, perché questo libro è una opera-vita di terra e passato, che fa impallidire tutti quelli che scimmiottano la terra e il passato, che piangono e poetano e che raccontano ciò che non sanno. Perché “Oga Magoga” (Gangemi editore) di Giuseppe Occhiato è un libro enorme, con una moltitudine di corpi e voci e pagine che girano intorno al personaggio-cometa Rizieri Mercatante, Continua a leggere

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