Archivi tag: Spagna

Ladri di tifo

3000Non chiedeteci la Nazionale che squadri ogni lato, o il nome del calciatore che ci farà battere il cuore sotto le mille telecamere del mondiale qatariota, nemmeno quello di chi se ne andrà sicuro sulla fascia. Non chiedeteci chi vogliamo che vinca, solo questo possiamo dirvi oggi: chi non tifiamo, in chi non ci identifichiamo, chi non vogliamo vedere alzare la coppa. Ecco l’Italia. A parte che molti non guarderanno il mondiale, figuriamoci tenere per una squadra. Continua a leggere

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Maradona, Siviglia, il duende e altra sciocchezze

xMaradona sbarcò a Siviglia in concomitanza dell’anniversario della scoperta delle Americhe, erano 500 anni dall’impresa di Cristoforo Colombo e tutti, abbonandosi (passarono da 26.000 a 40.000), pensarono che li aspettava una Liga grandiosa. Siviglia nuova Napoli. Almeno è quello che disse Diego in conferenza stampa rivedendo una scena che conosceva: c’erano giornalisti da tutte le parti del mondo per raccontare il suo ritorno al calcio, aveva 31 anni, una squalifica per cocaina alle spalle (15 mesi), e veniva da una lunga trattativa tra il presidente del Siviglia, Cuervas, la Fifa, Blatter e Ferlaino, passando per Silvio Berlusconi e Telecinco che ci mise i soldi (750milioni di pesetas) e l’obbligo di una serie di amichevoli (Bayern Monaco, Lazio, San Paolo, Porto, Galatasaray) trasmesse in esclusiva e la partecipazione del calciatore ai programmi di intrattenimento della rete: finì a cantare il tango con Concha Velasco. Siviglia non era stata scelta perché porta sulle Americhe e nemmeno perché ponte col mondo mediterraneo sponda araba, e meno ancora per i legami lusitani tra la musica di strada arrivata a Napoli attraverso i gitani come racconta il maestro Roberto De Simone, no, solo perché a Siviglia c’era Carlos Bilardo, un allenatore di cui Maradona si fidava, CT dell’Argentina ai Mondiali dell’ottantasei e del novanta. Continua a leggere

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Velasco: da minatore a filosofo del voley

La Plata, prima di Julio Velasco, era tutte strade in diagonale e pensieri per il calcio: Estudiantes e Gimnasia y Esgrima altro che Club Universitario. Dopo è divenuta la città dell’allenatore-filosofo-psicologo, che ha cambiato la pallavolo, anzi come dicono gli argentini il voley, una elle e due “occhi di tigre”, quelli che chiedeva ai suoi giocatori: mescolando Jorge Luis Borges e Rocky Balboa. Continua a leggere

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Russia-Spagna: Iniesta, cinema naturale

Ragazzo Ispanico che esci

dal campo con i tuoi piedi buoni

per diventare vecchio inibitore

di gioco nel soffio cinese

evadendo dalla purezza geometrica

la parola corre come la palla

crudele dribbli e passi

ad ogni zolla uno spasmo

dalla Champions al Mondiale Continua a leggere

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Russia-Spagna: Akinfeev, inganno d’area

In acrobazia disegna Malevič

parando rigori agli sciagurati spagnoli

sulla linea di porta

sguazza e scrive

fedeltà alla Madre Russia

e quando vola da palo a palo*

sugli spalti sillabano

Lev Jascin

un inganno nei limiti dell’area. Continua a leggere

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