L’unico tweet che raggiunge Susanna Tamaro è quello che arriva da una mangiatoia che pende dalla sua finestra. Pigolano gli uccelli mentre lei – immersa nella natura, in una casa spartana, con mobili riciclati dal ministero degli esteri, sente i topi intorno e la sinfonia della natura – scrive una lunga lettera in forma di libro al poeta Pierluigi Cappello, scomparso nel 2017. Ma comunque fortunato perché parte di una élite, condizione che lo ha messo in salvo dai tormenti della critica e dalle offese che la Tamaro – qua e là riporta – ha subito per “Va’ dove ti porta il cuore”; Continua a leggere