Caro L,
ero certo che non ti saresti più voltato, e invece eccoti qua. So bene che il tuo è stato sempre un gioco a stupire, capovolgere, estremizzare. Ma confesso che questa non me l’aspettavo. Hai invertito rotta, fatto il gran salto, te la spassi alla grande con il tuo amico Enrico Molinari, traduci dall’italiano all’inglese i grandi della nostra letteratura, e la collana che curi negli Stati Uniti è un cult. Da New York deve sembrarti tutto infimo, distante, e tremendamente ridicolo. Continua a leggere