George Romero avrebbe bestemmiato, il regista Michel Hazanavicius ha obbedito. Il suo film, che aprirà il Festival di Cannes, davanti alle proteste dell’Ukraine Institute ha cambiato titolo da “Z (Comme Z)” a “Coupez!”, perché la Z è diventata il simbolo dell’invasione russa (apparendo sui carri armati, camion, e alcune divise), solo che ci sono gli zombie, e quindi nel film chissà come li chiameranno: *ombi, lombi, Combi (un portiere), sgombri, cosi, o X: almeno fino a quando non ci saranno problemi anche con la lettera X, che a me è sempre parsa troppo ambigua fin dalla sua irruzione nella mia vita alla lavagna della scuola. La lingua, dalla schwa alla zeta, sta diventando un pericoloso percorso a ostacoli: per il momento si coltivano asterischi come fiori, ma tra non molto si rovescerà inchiostro su righi interi, come insegnava Emilio Isgrò, che aveva capito tutto. Anche perché la zeta segna un confine tra l’universo dei simboli e l’inizio del caos, una lettera di confine, ultimo avamposto dell’alfabeto. Continua a leggere