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Voglio vederti danzare come i Dervisches Tourners

Prende il nome da un vecchio film di George Stevens, con  Fred Astaire-Ginger Rogers, il romanzo di Zadie Smith: “Swing Time” (Mondadori). Ha il ballo al centro della storia, le cui protagoniste sono due ragazze della Londra interrazziale del North West: Tracy e la voce narrante che non ha nome, ma una madre modello Angela Davis: comunista e ossessiva, troppo impegnata a studiare Marx e Engels e/o quello che rimane e a ripetere che: «La vita è confusa», il resto è campana tibetana. Tracy è un talento della danza, ma si perderà. La prima persona singolare che racconta la storia – e che privata di Tracy si sente «un corpo senza un contorno definito» – invece, non ha talento ma pazienza, è un riflesso e finirà ad assistere Aimee, una popstar madonnesca che oscilla tra tirannia e capricci, e che per migliorare la sua immagine, organizza la costruzione di una scuola in un villaggio dell’Africa: segue viaggio.  Continua a leggere

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I segreti dell’editoria

1014340_613987065300418_1743187953_nCome Massimo Troisi, per conoscere i segreti di Maradona e del Napoli che vinse lo scudetto, voleva essere la moglie di Renica anzi l’amante della moglie di Renica, io vorrei essere l’amante della moglie di Antonio Franchini per conoscere i segreti della Mondadori, per sapere che dicono dei romanzi scarsi di Andrea Camilleri che invece molla quelli buoni a Sellerio, e soprattutto se ci sono due sistematori diversi, uno per Mondadori che gli ricorda i canoni di Segrate e uno che gli ricorda i canoni di Palermo, anzi io vorrei essere l’amante delle mogli dei due sistematori, per sapere che strategia usano con Camilleri o se è lui che li ha tarati sulle due direzioni come un GPS letterario. Continua a leggere

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