Lo dico sempre: non c’è nessuno come Indiana Jones

1. Se Harrison Ford non rischia quattro volte la vita nei primi dieci minuti, non è un film di Indiana Jones.
2. Il padre nei film di Spielberg scompare sempre: come fare cinema risparmiando sulla psicoterapia.
3. L’esperto sul campo che Indy conoscerà per la missione, tenterà di ucciderlo per tutto il resto del film. Un monito a rifiutare appalti esterni.
4. L’indizio finale che ti occorre è sempre sotto i tuoi occhi. Ma tu non sei Harrison Ford.
5. Partono vestiti da gran sera e finiscono almeno a nuotare in una fogna. Il consiglio è: se vi piace l’archeologia, vestitevi comodi.
6. Clausola per gli inseguimenti: sono disposto a perdere la vita solo in siti dell’Unesco.
7. Il greco antico è la base per la salvezza. Una cosa che sfugge alla Azzolina.
8. Spielberg sa che deve concedere una sosta per poi riprendere la corsa: è in questi momenti che parla Sean Connery, per tutti i padri possibili.
9. Guardando i suoi film siamo cresciuti sognando di fare gli archeologi, poi l’Italia ha deciso che la storia non era questa gran risorsa.
10. Indiana Jones: l’uomo più ricercato da tutti gli eserciti regolari e irregolari del pianeta Terra.
11. Con tutti i sistemi di trappole nei pavimenti, la saga è una guida accurata per piastrellisti e sorveglianza privata.
12. Se veramente i popoli indigeni avessero avuto così a cuore il proprio patrimonio artistico, i musei del mondo occidentale sarebbero vuoti.
13. Dopo tanti anni vorremmo sapere: ma chi è l’assistente universitario precario che fa lezione mentre Indiana Jones è in missione?
14. Sarà anche Indiana Jones, ma c’è da dire che tutti i suoi acerrimi nemici hanno una mira di merda.
15. Svastiche coperte di sangue, busti di Hitler come fermaporte e nazisti inceneriti dall’arca perduta e dal sacro Graal: preparazione atletica di Spielberg per Schindler’s list.

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