Perduta carne, / di scienza intrisa e indiretti, / sacramenti / che i miseri e i pazzi / acquisirono come paradiso / in terra, / denaro, infelicità e collera / non distrussero il tuo spirito, / perché il catalogo dei tuoi giorni / non gli fece mai spazio. / Labirintico scrittore, monarca d’ospedale, / discontinuo agglomerato d’infinite idee: / illuminasti vite e affrontasti tenebre, / ti dilettasti della tua agonia / con aggressività infantile /alla finzione opponesti il pensiero / alla malattia la memoria / assolvendo il tempo e il male / senza indugiare sulla scena / sfuggendo ai tentacoli laccati / della menzogna. Continua a leggere