Quando Tarallone – il potente capo dei “FedeBuscaSpade&Bastoni FFSS che mi hai portato a fare a vedere la partita se poi vuoi vincere lo scudetto” – eletto dalla piattaforma Schwoch come guida delle correnti del tifo napoletano, dal suo tapis roulant, portato a spalla da otto enormi Robocop con bocca da ostrica e capelli color pannocchia per via di Osimhen, gridò: ALEMAOOOOOO, gli altri 3567 Robocopanzuti ruppero il cordone della polizia e a colpi di ascia cominciarono a farsi largo verso la piazza. Oltre i nuovi Robocamorra, c’erano i feroci guerrieri “Aronica” uniti dall’eiaculazione precoce davanti ai dribbling di Kvara; gli “ObelixKoulibaly” di Bagnoli, giocatori di rugby in pensione, unico problema il diabete; i vecchi “Lionsconlabotta” una armata in carrozzella; le “TestediCalajò” capaci di aprire varchi nel cartone; gli scavalcatutto “Taglialatela” bravissimi nelle fughe; i “Mazzarristacasaspettate” un gruppo di neomelodicultras che avevano vinto due volte il Festivaldicurva e un Grammyvodka per l’adattamento di “Perdere l’amore” in “Perdere le partite”. Continua a leggere