Archivi tag: Brasile

Ladri di tifo

3000Non chiedeteci la Nazionale che squadri ogni lato, o il nome del calciatore che ci farà battere il cuore sotto le mille telecamere del mondiale qatariota, nemmeno quello di chi se ne andrà sicuro sulla fascia. Non chiedeteci chi vogliamo che vinca, solo questo possiamo dirvi oggi: chi non tifiamo, in chi non ci identifichiamo, chi non vogliamo vedere alzare la coppa. Ecco l’Italia. A parte che molti non guarderanno il mondiale, figuriamoci tenere per una squadra. Continua a leggere

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Celi in una stanza

hc8fx9Antagonista di tutti, ma sempre alleato del film. Che fosse nemico di James Bond o Sandokan non aveva importanza per Adolfo Celi, perché dietro l’essere prescelto come il cattivo più cattivo – anche Satana per “Amici miei” – c’era un attore che amava recitare, in qualunque angolo del globo dovesse arrivare.

Il professor Sassaroli, non solo il medico che ognuno vorrebbe, ma una religione migliore del buddismo. Un limite per la sofferenza in amore fissato a tre quarti d’ora, una geometria perfetta di diagnosi e cura, catene di affetti e nipoti da parte di fava. Continua a leggere

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Mi dia un Glauber

1. Il più bello degli sfanculamenti al festival di Venezia: tra film, giuria, critici e Rai.

2. Contadini, pescatori, poveri, diseredati, il suo era un cinema che nasceva dalla fame, Cinema Novo, per le dimenticanze di sempre.

3. Glauber, la madre rubò il nome dal cognome di uno scienziato tedesco, come se fosse un medicinale per il cinema borghese. Continua a leggere

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Minà: vita, avventure, incontri e ricordi

Gianni Minà è la scatola nera di un mondo felice che non c’è più: tutto quello che abbiamo amato, che lui ha cercato, raccontato e connesso con l’Italia. Per questo ora soffre a ricordare, soffre a darci il backstage di quegli anni, e lo fa con delle cartoline da quel tempo, piccoli frammenti di una enorme grandezza. Dentro queste cartoline che sono i capitoli del suo nuovo libro, “Storia di un boxeur latino” (minimum fax), ci siamo noi, dispersi tra le righe, a ricordarci di quando Minà portava in tivù scrittori, attori, registi, musicisti, chiunque avesse qualcosa di davvero interessante da dire e lo dicesse bene; erano un altro mondo e un’altra Italia, quella di oggi soffre a connettersi, è pigra e poco interessata agli altri, e i Minà vengono stroncati sul nascere. Continua a leggere

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Bolsonaro: mistero, crisi e violenza

Il Brasile dell’era di Jair Bolsonaro sembra seguire l’andamento dei colpi di scena delle serie tivù americane. Ogni giorno (o puntata) c’è una sua dichiarazione che, bordeggiando l’assurdo e dimenticando la saggezza richiesta in una pandemia, stupisce, e sempre in peggio: un ministro che si dimette, un governatore che protesta, una inchiesta che parte, un incendio che consuma l’Amazzonia, mentre si consumano contagi e morti da Covid-19. Tutti i colori del Brasile sono appiattiti e ridotti a dinamica dello scontro, come succede negli Usa con Donald Trump. Continua a leggere

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