Archivio mensile:dicembre 2013

Il talento della perfezione

1388421741541.cachedNel salto dal grande pieno al grande vuoto, tutti vanno a cercare nuove sensazioni o abusano di quelle che conoscono. Anche Michael Schumacher. Che non è ingrassato, e fuori e dentro la pista sembrava un uomo ordinario con la saggezza del patriarca, dopo un anno davvero da ex pilota ha mostrato l’irrequietezza del vivere, la stessa che non lasciava a casa Bruce Chatwin. Continua a leggere

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Il subentratore

Edy-RejaÈ uno di quelli che conservano i numeri di ieri, per questo lo trovano sempre quando serve. Il suo prefisso è 3-5-2, viene da lontano, è fuori tempo, quindi è giusto per le squadre che hanno sbagliato stagione. È il subentratore, Edy Reja, faccia da Bartali, naso come una salita, curve a gomito intorno agli occhi, poche le gite. L’ultimo highlander di un calcio che è passato, quando giocava lui le maglie avevano il bottone come le camicie. Continua a leggere

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Parco giochi Scampia

Entrance to cabaret club in hotel ZhemchuzhinaAdesso che a Scampia c’è il museo della droga “Amy Winehouse” e a inaugurarlo è venuto Keith Richards, tutto è cambiato, ora anche Antonio Gnoli può frequentare il quartiere senza pericolo. Scampia è diventato un posto più visitato di Dubai. Un parco a tema, di un pericolo passato, grazie alla liberalizzazione delle droghe. Farne uso non è più una vergogna, e, anzi, chi spacciava deve obbligatoriamente raccontarlo in un libro con conseguente registrazione video, che poi confluirà nel grande film collettivo “Napoli trogata” curato da Gabriele Salvatores. Continua a leggere

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Mortality

Cover_of_Mortality_by_Christopher_Hitchens,_Atlantic_2012Christopher Hitchens, dopo aver scritto a lungo storie per il mondo, aver affrontato situazioni assurde, buffe, estreme, ed aver molto polemizzato con tutti quelli che contavano: da Madre Teresa a Kissinger passando per Clinton; si è fatto inviato di se stesso, ed ha raccontato la sua malattia: un cancro all’esofago che l’ha ucciso. Chi non ha letto la sua autobiografia (“Hitch22”) lo faccia, scoprirà una delicatezza e una forza che hanno solo i grandi scrittori, quelli che sanno andare oltre il dolore e la propria formazione, che sanno rinnegare il proprio tempo in nome del dubbio, e che – anche quando sbagliano – portano a casa una visione che aiuta a spostare il tiro, che serve a ragionare arricchendo i dibattiti, e penso alla sua visione dell’Islam. Chi ha letto la sua autobiografia, scoprirà in “Mortalità” (Piemme, pag. 99, euro 12) Continua a leggere

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Lacrime di Champions

XAl fischio finale verranno pesate soltanto le lacrime, nonostante i gironi Champions e i gol. Quelle di Gonzalo Higuain, che si fanno fiume e avvolgono il San Paolo. Piange senza vergogna l’attaccante argentino, a differenza di Callejon che si maschera il viso con la maglia gialla e se ne sta in ginocchio. Higuain no, in piedi, mostra la sua faccia da Alessandro Magno, esibisce le lacrime, dopo un gran gol e una grande partita, e viene tenuto in una scena caravaggesca da massaggiatori e compagni. Continua a leggere

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