Archivio mensile:gennaio 2024

Klopp: il tratto del ribelle

333906691_929809261482665_3899368132776912299_nLa prima volta fu a Francoforte per 400 franchi, un cappotto e un abbonamento all’Eintracht. La seconda al Mainz (Magonza), sempre per bisogno e sempre da calciatore. Poi Jürgen Klopp smise di correre e prese ad allenare senza giocare. Un passaggio naturale. A Francoforte gestiva l’under 11 col compagno Michael Gabriel, a Mainz fu chiamato da calciatore a confermare le idee – che poi ne faranno un maestro del nuovo calcio – del suo padre calcistico-filosofico, Wolfgang Frank, un innovatore, a cominciare dalla difesa a quattro, quando in Germania era una eresia (2000) e al Mainz «i giocatori dovevano limitarsi a seguire l’avversario fin sotto la doccia», proseguendo con i discorsi breriani davanti allo specchio per motivarsi. Un visionario, un tedesco alla Werner Herzog che innesta Arrigo Sacchi in un campionato noioso. Continua a leggere

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’a signora ro munno ’e sotto

415403147_704242161845738_873798828145453030_nQuanta robba int’a sta casa? E quanna surece? Acoppa, asotto, arete, int’e mura. Uno ’e ’sti iuorne m’’e metto a cuntà. L’aggia cuntà tutte quante: ’a valigia ’ra marchesa, na zoccola; ’a cravatta ’ro principe, nu sorece; ’a caccavella ’ra sguattera, na zoccola e nu surece. Quantu tiempo me serve?

Assaje. Mehr Licht! Ich habe mein ganzes Leben lang Neapel beobachtet und jetzt kann ich sterben. Continua a leggere

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