Amorosa corrispondenza tra merli maschi

Carissimo Bianciardi, siamo tra “colleghi”. Non perché io faccia lo scrittore, ma perché tu hai fatto anche l’attore. La troupe del “Merlo maschio”, da Festa Campanile al più oscuro “set-man”, ricorderà sempre la tua prestazione in qualità di violoncellista. Approfitto della nostra colleganza per rivolgerti alcune domande: 1) Chi leggi più volentieri, Bassani, Soldati o Pasolini? 2) Vi furono, nel Risorgimento, personaggi paragonabili a Luigi Riva e a Giovanni Agnelli? 3) Mi vuoi dare una definizione di Dacia Maraini? 4) Che cosa ne pensi di Edmondo Fabbri? 5) Qual è, a tuo giudizio, tra i nostri uomini politici il più intelligente? 6) Ti piacerebbe che Angelo Moratti tornasse alla presidenza dell’Inter? 7) Che cosa ne pensi di Dino Buzzati? 8) Come si può definire Mario Corso? 9) Secondo te, Aldo Moro è un grand’uomo? 10) Come giudichi Lo Bello? Ciao, Luciano, rispondimi presto. Ci tengo.

Lando Buzzanca – Roma

Caro Buzzanca, provati a scrivere un libro e vedrai subito che è più facile che recitare sulle scene, anche se quest’ultima attività è più faticosa. Passiamo subito alle risposte:

  • Leggo più volentieri Pasolini: è dei tre il meno inutile. Soldati è un gastronomo. Bassani è un signore che scrive bene. Pasolini è un poeta.
  • Gigi Riva è senz’altro Nino Bixio, come lui mancino, furioso, irruento. Giovanni Agnelli è di sicuro il conte di Cavour, cioè in Italia, oggi, comanda quanto nel 1860 comandava Camillo Benso, pur senza averne l’aria, e con gli stessi mezzi intellettuali e politici.
  • L’unica Dacia consentita ad uno scrittore italiano.
  • Edmondo Fabbri è un Balilla tardivo o, se preferisci, una spanna montata.
  • Di sicuro Ugo La Malfa, se non fosse quel “cacadubbi” che è: lo conobbi nel 1945 e mi fece una grandissima impressione. Pensai di vederlo presto Presidente del Consiglio. Ne è stato impedito dai troppi dubbi che gli sono usciti, sterposi e dolenti, dalle parti del meridione corporeo. Di qui il problema del mezzogiorno.
  • No! Angelo Moratti deve fare il presidente della Federcalcio! Anche perché io sono alquanto milanista.
  • Dino Buzzati è il rappresentante per l’Italia di Kafka.
  • Mario Corso è il Fabio Massimo del calcio italiano.
  • Aldo Moro è il genio del “ni”. Oltre che un pessimo geometra. Ha inventato le “convergenze parallele”.
  • Lo Bello è un grande arbitro che si guarda allo specchio.

Ciao, Lando, ci vediamo alla prima milanese de “Il merlo maschio”.

[tratto da “Il fuorigioco mi sta antipatico” di Luciano Bianciardi, Stampa Alternativa]

 

 

Una piccola nota, solo per elogiare Lando Buzzanca, queste domande erano cross a Bianciardi, che poteva fare solo una ala destra dai piedi buoni e che conosceva le caratteristiche dell’attaccante e la sua posizione in area.  Oppure erano cross fatti dallo stesso Bianciardi, una sorta di veroniche y ficcion alla Borges, indimenticato regista del Boca Juniors, chissà.  

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1 thoughts on “Amorosa corrispondenza tra merli maschi

  1. […] è meravigliosa. Passeggio con Craxi e discutiamo del Medio Oriente, al pomeriggio quando si alza Bianciardi giochiamo a poker con Dalì. E la sera, modestamente, appena Anita ci lascia, ci ubriachiamo […]

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