«La cordigliera che contempli è il sipario di un teatro: sollevalo e addentrati in esso. Il mondo che si estende dall’altra parte corrisponde alle tue emozioni e ai tuoi aneliti: aspro, selvaggio, arso dal sole e scolpito dai quattro elementi. Lo hai presagito prima nello spazio vulcanico di Gaudì, poi nell’altopiano lunare del Gran Erg e nelle dune infinite di Tarfaya. Non c’è vegetazione, nessun segno di vita, nessuna impronta umana ad addolcire la sua sontuosità nuda e austera. Le apparizioni e le eclissi del minuscolo astro che vi riscalda perpetuano i suoi cicli millenari davanti a un anfiteatro vuoto. Tutti i colori e le sfumature dello spettro si combinano in un’apoteosi allestita per te. Sarai il suo unico spettatore se ti sbarazzerai di ogni bene e di ogni affetto che ti trattengono in quest’effimero isolotto. Continua a leggere