Archivi tag: tango

Piazzolla: vita e tango in fuga dal conformismo

5Prima di Astor Piazzolla, il tango era un “rettile da lupanare” secondo il poeta Leopoldo Lugones, dopo, uscendo dai bordelli, prendendo l’aria delle finestre di New York, mischiandosi ai suoni di un altro emigrante suo vicino di casa, un ungherese, Bela Wilda, allievo di  Rachmaninoff, che suonava Bach, divenne il culmine di una linea evolutiva musicale che tendeva a Gershwin. Quella linea evolutiva ebbe inizio a Mar del Plata l’11 marzo del 1921, con la nascita di Astor e il conseguente trasferimento a New York, con immersione in una atmosfera da C’era una volta in AmericaGli intoccabili e Il Padrino. Continua a leggere

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“El viejo y el tango – 100 anni di Astor Piazzolla”

1. Se braccia, schiena e gambe ti lasciano suonare un bandoneon, si è pronti anche per la pesca agli squali, parola di Astor Piazzolla, l’Ernest Hemingway del tango.
2. Zoppo dalla nascita, con una gamba più debole dell’altra. Il suo destino da Edipo era da tragedia greca: uccidere il padre Tango e giacere con la madre Argentina.
3. Un tassista lo cacciò fuori dall’auto gridandogli “Comunista” e Piazzolla rispose: “Perché mi tratti così? Ho solo cambiato il tango, niente di più” Quando il comunismo era sinonimo di eversione.
4. A differenza di Franz Kafka che chiedeva a Max Brod di dare fuoco ai suoi manoscritti, Astor Piazzolla bruciava i suoi spartiti e diceva al figlio “Tutto quello che è stato fatto ieri è una merda”. Continua a leggere

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Martín Caparrós: stanze di patria argentina

Un romanzo di sfumature: tra calcio, tango, amore e potere. Buenos Aires anni Trenta del Novecento: in giro si incontrano Jorge Luis Borges, alla radio c’è Carlos Gardel, in campo Bernabé Ferreyra corpo e gol del River Plate, e nei bar, appoggiati alla notte, quelli come Andrés Rivarola, Pibe, un italiano che lo dice a bassa voce, una famiglia alle spalle – madre, ex moglie, figlia e debiti –, il biliardo davanti, un po’ magliaro un po’ scrittore di tanghi ma con vergogna, un traditore, un vigliacco, un uomo che dice sempre la cosa sbagliata alla donna che ama, una voce narrante meravigliosa per le pagine di Martín Caparrós  in “Tutto per la patria” (Einaudi). Al fianco di Rivarola/Pibe – che diventa vittima di ricatti e ricattatore, spia e giustiziere, in un continuo capovolgimento da un capitolo all’altro – c’è una donna di coraggio, sfrontata e anticonvenzionale, Raquel Gleizer, che forse vorrebbe scrivere, forse no, Continua a leggere

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Un tango lungo 25 anni

Il fantastico come nostalgia, diceva Cortázar, un tango lungo venticinque anni: da Maradona a Higuain, ballando con Napoli. Sulla topografia sentimentale. Dai campi ai locali, da la Bombonera al Monumental al San Paolo, dal Samovar de Rasputin al Folies Bergères arrivando a Castel Volturno. Dentro ogni tango c’è una donna, un pezzo di città e il riassunto di una vita, un romanzo in tre minuti. Per farlo ci vorrebbe Enrique Santos Discépolo, il filosofo del tango – figlio di un napoletano – quello che lo definì: “un sentimento triste che si balla”. Continua a leggere

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Papaverdeoro

Il-cardinale-ghanese-Peter-Kodwo-Lunedi-Appiah-Turkson_h_partbIl cardinale João Pinto, brasiliano, nunzio apostolico in Sudamerica, Papa, col nome di Juan Pablo III, da una settimana, ha annunciato oggi durante L’Angelus, le novità della sua Chiesa: San Pietro diverrà il più grande sambodromo del mondo, e si produrranno a Roma i primi musical con preti e suore, vescovi e cardinali: «Voglio una chiesa allegra, libera e soprattutto intonata, nel ritmo c’è la fede, nella fede c’è Dio». Continua a leggere

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