Archivi tag: Cormac McCarthy

Scibona: scavo identitario nel maschio americano

Un albero genealogico oscuro e infestato, ecco “Il volontario” (66thand2nd, traduzione di Michele Martino) di Salvatore Scibona, scrittore italo-americano con sulle spalle il difficile compito – affidatogli dalla critica americana – d’essere la continuazione naturale di Don DeLillo. E, consciamente o inconsciamente, il suo secondo romanzo – dopo “La fine” (2010) – sembra smarcarsi anche da questa eredità, lavora sull’Io, su quello che c’è prima e dopo i nomi, le famiglie, in uno scavo identitario nel maschio americano. Ma tranquilli non è una seduta di psicanalisi, no, Scibona mescola letteratura e cinema, azione e riflessione, bordeggia abbandono e senso di responsabilità senza l’investitura epica di Cormac McCarthy, ma giocando a scovare le ambiguità, a puntellare le occasioni mancate, minando il machismo americano: abbiamo due sergenti, due reduci, uno dal Vietnam e uno dall’Afghanistan, Continua a leggere

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Il condominio

Dice: Ma come fai a leggerli? Semplice, c’è bisogno di un giornale disposto ad accogliere quello che scrivo dopo aver guardato le classifiche e le novità, essermi vestito – di solito con una polo, una felpa, un paio di jeans e delle scarpe comode – aver raggiunto la libreria, scelto e comprato un titolo, essere ritornato a casa e dopo averlo aperto a pagina uno proseguire fino ai ringraziamenti, come se fosse Lev Tolstoj. Continua a leggere

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Boccaccio sport

Fossimo nel “Decameron” e ci fosse una nuova settimana di racconti, oggi sarebbe la giornata dei triangoli amorosi nello sport. Una novella per aspettare non che passi la peste nera ma il Ferragosto sui social. In una giornata di gran vena dopo una notte di bagordi, in una estate che ormai è sempre più a vocazione individualistica, a totale mancanza di complicità. Continua a leggere

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Un cowboy attraversa la frontiera in silenzio

Carpoolers #5, 2011-2012Dopo aver raccontato la guerra dei narcos e la loro spietatezza, Diego Osorno con “Un cowboy attraversa la frontiera in silenzio” (laNuovafrontiera editore, euro 10, pp. 121, traduzione di Francesca Bianchi) sceglie una piccola storia di famiglia, quella di suo Zio Gerónimo González Garza, che dal Nuevo León va in Texas da clandestino. Fa un giro enorme, attraverso i migranti, per poi tornare alla violenza del Messico. È una storia di intimità e silenzi – apparentemente – di intimità perché questo Zio farà un gesto enorme, e di silenzi perché il cowboy è sordo, e quindi anche muto. Con una essenzialità da deserto, una pulizia di parole e pensieri, Osorno racconta e ci mostra, un altro Messico, quello visto da chi è dovuto fuggire, rimanendo congelato negli Usa, con nelle tasche la speranza di tornare. Geronimo potrebbe essere un personaggio di Cormac McCarthy, solitario, coraggioso e soprattutto estraneo ad ogni luogo. Continua a leggere

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Luis “Trinità” Suarez

9Luis “Trinità” Suarez, le spara in rete di destro, anche di sinistro e soprattutto di testa. Capace di giocare di lato (perlopiù a sinistra), in mezzo (all’area) e se serve anche in porta, come accadde ai mondiali sudafricani, dove parò un tiro che avrebbe eliminato la sua squadra e diede inizio a una partita da Osvaldo Soriano: Uruguay – Ghana. È uno e trino. Marcarlo è una avventura che non auguriamo nemmeno a Chiellini (non lo vedrebbe passare). Continua a leggere

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